Complicarsi la vita?

Molti amici mi hanno chiesto perché abbia deciso di complicarmi la vita. La scelta di andare in vacanza con una moto elettrica non li convince neppure un po’. Al massimo approverebbero l’acquisto di uno scooter a zero emissioni per girare in città.
Capisco le loro perplessità, ma ho la testa dura, e sono convinto che sia già possibile programmare anche lunghe trasferte e per rendere ancora più impegnativo l’esperimento, perché di un esperimento si tratta, ho scelto di dirigermi verso Sud, dove le colonnine di ricarica non abbondano.

Certo le differenze rispetto a un classico modello a combustione non mancano. Per quanto il serbatoio del carburante possa essere piccolo e per quanto si possa “tirare”, trovare un distributore non è quasi mai un problema. Le infrastrutture per ricaricare un mezzo elettrico, invece, scarseggiano perfino in autostrada, nonostante le promesse di EnelX e altri operatori che fanno a gara ad annunciare nuove aperture e programmi di sviluppo per una rete che a oggi possiamo definire insufficiente senza pericolo di smentita.

Per fortuna ci sono le app. Anche troppe e per i servizi più disparati, qualcuno decisamente inutile o inutilizzabile come quello per prenotare la spiaggia, nel quale mi sono imbattuto qualche giorno fa a Sirolo (il discorso sarebbe lungo e non mi interessa approfondirlo qui). Utilissime, invece, dovrebbero essere le app che segnalano la disposizione e la disponibilità in tempo reale delle colonnine di ricarica. Per poter pianificare la nostra vacanza ho cercato di utilizzare dal computer (per una questione di comodità e perché sul mio smartphone ormai non c’è quasi più spazio per altre applicazioni), le più gettonate. Molte funzionano malissimo se cerchi di usarle attraverso un browser, in compenso con un piccolo sforzo si può utilizzare Google Maps. Basta cliccare sul simbolo delle stazioni di servizio e correggere la ricerca in “colonnine ricarica”.

La rete più estesa è quella di EnelX, quindi può essere utile utilizzare la loro piattaforma , Juicepass (https://www.enelx.com/it/it/mobilita-elettrica/mappa-stazioni-ricarica). Da computer non sembra che al Sud abbiano una presenza significativa e il fatto di non indicare le stazioni degli altri operatori non agevola il benessere di chi vuole viaggiare green. OpenChargeMap (https://map.openchargemap.io/#/search), una piattaforma open source, promette sulla carta di risolvere il problema, ma è meno aggiornata di quanto sarebbe auspicabile. Interessante sembrerebbe NextCharge (https://nextcharge.network/#network) che promette di risolvere anche uno dei problemi più comuni: la necessità di registrarsi su più piattaforme. Capita, infatti, di non poter ricaricare in quanto la card posseduta non appartiene al circuito dell’operatore interessato.
NextCharge è in grado di gestire in parallelo i flussi di informazioni derivanti dalle transazioni effettuate su diverse piattaforme, e intende creare una rete interoperabile, la condizione ideale per agevolare gli spostamenti su tutto il territorio, liberando l’utente dall’uso di molteplici abbonamenti.

NextCharge, offre anche la possibilità di incorporare la propria piattaforma nel proprio sito, come potete vedere qui sotto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *