Diario di viaggio

Accarezzo da tempo il desiderio di trascorrere una settimana in compagnia della piccola di famiglia. Noi due soli, prima del suo diciottesimo compleanno, che festeggerà a inizio settembre. Da ancor prima mi domando se sia possibile in Italia affrontare una vacanza in sella a una moto elettrica senza l’angoscia di rimanere a “secco” e, soprattutto, senza dover trascorrere più ore fermi alle colonnine di ricarica che in movimento. Così ho deciso di prendere i classici due piccioni con una fava e verificare in prima persona se sia possibile vivere la moto in assoluta libertà anche quando è alimentata da energia elettrica. 

L’idea iniziale era partire senza una meta precisa. La mia passeggera, alla prima esperienza su due ruote, pur avendo accettato con entusiasmo l’invito a farmi da fotografa e assistente, un desiderio l’ha espresso: visitare Matera.
Per poterla accontentare, meglio pianificare nei dettagli ogni tappa, anche perché vorrei evitare di trovarmi con le batterie scariche in territori dove non abbondano le colonnine di ricarica. Certo avremo con noi anche il cavo per allacciarci a una comune presa domestica, ma i tempi si allungherebbero a dismisura.
Quindi ci proveremo e avremo modo di verificare i consumi reali nelle condizioni più disparate, con molti tratti appenninici e poca autostrada. 

Per ora l’unica certezza è che partiremo da Riccione il 18 agosto a cavalcioni di una Eva EsseEsse9 della Energica, versione base con 80 Kw di potenza, due cavi per la ricarica (quello tipo 2 per le colonnine e quello per la rete domestica), due borsoni laterali di serie da 22 litri ciascuno e una borsa serbatoio, termine improprio, ma non credo ne sia stato coniato uno alternativo. 

Io e Carlotta viaggeremo il più leggeri possibile, con go-pro, macchine fotografiche, smartphone e un minimo di attrezzatura mojo (mobile journalism). Rientro previsto, il 24 agosto. Noi vi terremo informati, voi seguiteci.