Capitolo 2

Poteva andar peggio,
avrebbe potuto piovere

La giornata è cominciata nel migliore dei modi. La strada che da Ripatransone ci conduce a Carassai ci riconcilia delle fatiche e dello stress del giorno precedente. Nino e Pina ci raccontano di come si sono innamorati di questa terra verde e ospitale e ci consentono di ricaricare collegandoci a una presa domestica (oltre al cavo Tipo2, ci hanno dato anche questo), ma ovviamente ci vorrebbe troppo tempo per ritornare al 100%. Hanno una villa con piscina dotata di un impianto fotovoltaico da 6 Kw e sono due persone piacevoli e interessanti. Racconto di Eleonora (la figlia maggiore) e del suo progetto, ma a mezzogiorno e mezza dobbiamo salutarci.

Nei programmi iniziali avremmo dovuto arrivare a Caianello. Sono meno di 300 Km, ma sulla strada non ci sono colonnine fast. Ci si potrebbe accontentare delle Tipo2 e fermarsi per quattro ore. Ci sono, comunque, circa 300 Km da percorrere e almeno quattro ore in sella. Arriveremmo un’altra volta tardissimo e stanchissimi. Decidiamo di cambiare itinerario e rinunciare all’idea di raggiungere Matera. Chissenefrega se abbiamo già prenotato e pagato le prossime tre notti. 

Il Gran Sasso ci attira. Troviamo un airbnb libero a Santa Lucia di Gioverotondo in provincia di Rieti. Da Tortoreto Lido, dove ci siamo fermati per sgranocchiare qualcosa, sono circa 140 Km. Siamo al limite con l’autonomia, ma con una sosta a L’Aquila dovremmo farcela. Il nuovo programma prevede di fermarci un paio di giorni, ricaricare la moto di notte e girare durante il giorno per un raggio di un centinaio di Km. I luoghi sono meravigliosi e in Abruzzo non ci siamo mai stati. Ci lasciamo un po’ prendere dalla strada e a Isola Gran Sasso realizzo che stiamo consumando più del previsto.

Di colonnine neppure l’ombra. Un’ora di collegamento a una presa domestica dovrebbe consentirci di arrivare in sicurezza nel capoluogo abruzzese. Il bar del paese non ha una prolunga. Alcuni motociclisti ci consigliano di chiedere a un distributore di carburante che dista poche centinaia di metri. Quando arriviamo hanno già avvisato il titolare che ci indica la presa della corrente alla quale collegarci. Straordinaria la solidarietà tra utenti delle due ruote. Purtroppo la moto non si ricarica. La corrente c’è ed è pure quella industriale, il distributore ha anche un autolavaggio e un bar neppure tanto piccolo. Non capiamo quale possa essere il problema. Proviamo altre prese, ma niente. Alla fine richiamo Vito, l’ingegnere di Energica. Anche lui non capisce. Mi fa contattare da Filippo Malavasi, dello staff tecnico. Tra un po’ avremo rotto le palle a tutto il personale dell’azienda modenese. Filippo sostiene che sia colpa dell’impianto elettrico del distributore. La moto è dotata di un sistema di sicurezza che impedisce la ricarica se manca la messa a terra. Sembra strano, ma ha ragione. Filippo si informa su quanta energia abbiamo e quanta strada dovremmo percorrere. Mi consiglia di tenere un’andatura attorno ai sessanta all’ora e di raggiungere L’Aquila.

Purtroppo il percorso prevede l’autostrada e il tunnel del Gran Sasso, 10 Km in tutto e unica via d’accesso ai laboratori sotterranei dell’Istituto Nazionale di fisica Nucleare. Solitamente è a due corsie, in questo periodo però si viaggia soltanto su quella di sinistra. Percorso un chilometro decido di spostarmi comunque su quella di destra per evitare di far incazzare chi mi segue e, soprattutto, di essere travolto da qualcuno troppo impaziente. Detto tra noi, dovrebbe essere vietato viaggiare a sessanta all’ora in autostrada. Alla fine Filippo aveva ragione e, seppur con qualche patema, alle 20,30 troviamo la nostra colonnina.

Ci siamo già registrati in mattinata sull’app di EnelX e questa volta non abbiamo problemi a far partire la ricarica. Lasciamo la moto collegata e ci fiondiamo in un pub. Ottimo hamburger e ottima musica. Avviso chi ci sta aspettando che tarderemo.
Luciano dice di fare con comodo e di chiamarlo quando partiamo così ci indica la strada migliore.
Lui sa che le mappe di Google spesso prevedono vie tortuose.

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